Eccellentissimo padre rettore,lo Spirito Santo si è posato sul suo capo e l’ha consacrato, come vento impetuoso ha spalancato le porte del suo cenacolo, della sua piccola vita, e lo ha reso apostolo di Cristo. Dio Spirito è venuto in lei per concederle la grazia di guidare il santo Popolo di Dio che le viene affidato.
Sant’Agostino nel “Discorso 46 ai pastori” dice: «Quando Cristo affidò le pecorelle a Pietro, certo gliele affidò come fa uno che le dà a un altro, distinto da sé. Tuttavia lo volle rendere una cosa sola con sé».Caro padre, resta sempre radicato in Cristo e conduci tutti noi a Lui, come hai sempre saputo fare. Quando il ministero ti sembrerà troppo faticoso, ripeti con il beato Charles De Foucauld:
Padre mio,io mi abbandono a te,
fa di me ciò che ti piace.
Qualunque cosa tu faccia di me
Ti ringrazio.
Sono pronto a tutto, accetto tutto.
La tua volontà si compia in me,
in tutte le tue creature.
Non desidero altro, mio Dio.
Affido l’anima mia alle tue mani
Te la dono mio Dio,
con tutto l’amore del mio cuore
perché ti amo,
ed è un bisogno del mio amore
di donarmi
di pormi nelle tue mani senza riserve
con infinita fiducia
perché Tu sei mio Padre.